
Cause e rimedi dell’asteatosi
Molte persone soffrono di asteatosi, ma non se ne rendono conto in tempo. Conoscerne le cause vi aiuterà a prevenire il disturbo.
Scopriamo insieme cosa si intende per asteatosi, quali sono le sue cause e quali i rimedi.
Disidratazione della cute
L’asteatosi, o più comunemente conosciuta come cute secca, è una disfunzione del cuoio capelluto. È causata da secchezza e disidratazione della pelle dovute ad una mancanza di apporto idro lipidico che mantiene il cuoio in condizioni salutari. Questa disfunzione si manifesta con capelli secchi; un capello disidratato può spezzarsi da un momento all’altro e mettere a rischio la chioma stessa facendogli perdere sostanziosità.
Asteatosi e forfora
L’assenza di un adatto strato protettivo di acqua e sebo porta alla desquamazione del cuoio capelluto, che può essere soggetto all’attacco di agenti patogeni. A causa dell’accelerazione del ricambio cellulare che si verifica sul cuoio capelluto, la secchezza della cute favorisce la produzione di forfora. La naturale morte delle cellule viene anticipata, si compattano e divengono forfora. Quando la cute è troppo secca, quindi, si formano sul cuoio capelluto delle piccole o grandi squame bianche e fini. Non sempre si manifesta la sensazione di fastidio, prurito o dolore alla cute dei capelli.
Cause interne: grassi e alimentazione
L’acqua, oltre ad idratare la cute dei capelli, favorisce la distribuzione del sebo su cute e capelli, difende il cuoio capelluto dagli agenti ambientali e batterici esterni e lo protegge dal calore eccessivo grazie alla termoregolazione della sua superficie. Molto spesso una forte disidratazione della cute è causata da un’autointossicazione dovuta all’eccessiva presenza di alcoli grassi nel sangue. Questa situazione causa un forte squilibrio a livello del fissaggio del capello e all’eliminazione dei sali minerali. Quando quest’ultimi vengono eliminati dal corpo in maniera anomala a livello cellulare, si crea una disidratazione cutanea che porta alla secchezza cutanea.
Allo stesso modo, si può soffrire di cute secca quando le ghiandole sebacee non producono una quantità sufficiente di sebo. Il sebo agisce come una pellicola protettiva sulla cute dei capelli e impermeabilizza e lubrifica il fusto del capello. Esso è fondamentale perché impedisce alla cute di diventare secca e rugosa. Nel momento in cui non viene prodotto abbastanza sebo, si crea una condizione opposta alla seborrea con capelli spenti e cuoio capelluto debole. Per seborrea si intende un aumento dell’attività delle ghiandole sebacee; che si concretizza con l’eccessiva produzione di sebo con la conseguente formazione di forfora. In condizioni normali, il sebo protegge la pelle dalla disidratazione e compie una leggera azione antibatterica. In presenza di seborrea, invece, il sebo causa vari inestetismi ed alterazioni cutanee o addirittura calvizie.
I capelli secchi sono dovuti anche a cattive abitudini alimentari, che possono provocare una carenza di vitamine, proteine e sali minerali. Una corretta alimentazione, infatti, permette di tenere controllo il problema dell’asteatosi. Il consumo di frutta e verdura fresche e di stagione, ricche di vitamina C ed E è un’ottima attività di prevenzione. Anche consumare pesce e frutta secca, ricche di acidi grassi essenziali, aiutano ad arginare e curare la cute secca.
Cause esterne: cheratina debole
I capelli secchi hanno bisogno di uno shampoo contente particolari tipi di olio per dare maggiore idratazione al capello, diminuendone l’elettricità. Per questo tipo di capello non può mancare una routine di lavaggio con shampoo e balsamo nutrienti; e due volte a settimana si può optare per una maschera rigenerante e idratante. L’uso di shampoo alcalini o molto sgrassanti porta alla diminuzione dei grassi presenti nella cute. Poiché gli alcoli grassi vengono eliminati con lo shampoo la cute si secca determinando un processo di disidratazione. Bisognerebbe causare con cautela lozioni troppo alcoliche perché essiccano e disidratano la cute in modo eccessivo. Un abuso di sostanze alcalino-riducenti-ossidanti costituite da cheratolitici degradano la cheratina e la rendono fragile e disidratata. La cheratina può disidratarsi e indebolirsi anche a causa del’uso di phon con aria troppo calda.
Dagli impacchi alla laserterapia
L’utilizzo di sostanze rigeneranti, idratanti e nutrienti, grassi idrofili e di origine naturale sono considerati utili trattamenti per i capelli secchi. Queste sostanze apportano dall’esterno grassi e acqua in quantità adatte al nutrimento e all’idratazione della cute. Un massaggio al cuoio capelluto può aiutare ad evitare l’accumulo di tossine che induriscono la cute e comprimono i capillari sanguigni stimolando la microcircolazione sanguigna. In più un massaggio stimola la secrezione di sebo utile per combattere la cute secca dei capelli in grado di eliminare facilmente le tossine e produce la vasodilatazione dei capillari favorendo l’arrivo di sostanze nutritive ai capelli.
Un altro buon modo per far ritrovare vita alla vostra cute provate a fare impacchi a base di olio di oliva o olio di Argan, avvolgendoli con carta trasparente. In questo modo la cute è in grado di autoidratarsi grazie alla respirazione fisiologica cutanea, che provoca un meccanismo di autoregolazione dell’acqua.
Il problema dell’asteatosi può essere risolto anche con sedute di laserterapia. Questa pratica favorisce l’irrorazione sanguigna dei bulbi, rivitalizzando l’attività dell’apparato pilo-sebaceo e la produzione di sebo. Una cattiva circolazione del sangue del cuoio capelluto può, inoltre, causare o aggravare la perdita dei capelli. Se non ricevono una quantità adeguata di sangue, sostanze nutritive, linfa e ossigeno, i capelli si riducono e cadono. La terapia al laser stimola la microcircolazione sanguigna dei capelli, ristabilendo il normale flusso sanguigno e rigenerando i capelli.
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